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NEWS - Premio Filippo Re, economia circolare e PAC sotto i riflettori

Pubblicato il 2025-04-16

Si è svolta, nella giornata di lunedì 14 aprile presso la Sala dello Stabat Mater di Palazzo dell’Archiginnasio a Bologna, la cerimonia d’inaugurazione del 218° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. 

La relazione del Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente Accademia Nazionale di Agricoltura, ha toccato i temi della politica agricola europea e le sfide che attendono l’agroalimentare nazionale. A seguire, il Dott. Massimiliano Giansanti, Presidente di COPA (Comitato delle organizzazioni agricole europee), ha inaugurato l’Anno Accademico con la Prolusione “Agricoltura, sicurezza e libertà: nuove prospettive per l’Europa”. La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’Albero di Falcone” all’Accademia Nazionale di Agricoltura da parte del Col. Aldo Terzi, Comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Bologna. 

Ogni anno l’Accademia Nazionale di Agricoltura bandisce vari riconoscimenti, fra cui il “Premio Filippo Re”. La sesta edizione dell'award, organizzata in collaborazione con Image Line, quest’anno era dedicata a “Innovazione in agricoltura come elemento di miglioramento della sicurezza alimentare e degli aspetti economici delle filiere agroalimentari”. Il premio è stato assegnato al Dott. Mario Riolo, Università degli Studi di Catania, che con lo studio "A circular economy approach: A new formulation based on a lemon peel medium activated with lactobacilli for sustainable control of post-harvest fungal rots in fresh citrus fruit" ha proposto una soluzione concreta per migliorare la sicurezza alimentare con l’applicazione del bioformulato, come rivestimento edibile e biodegradabile, per migliorare la conservabilità dei frutti freschi, riducendo sprechi e aumentando la sicurezza alimentare. La menzione speciale “CAP4AgroInnovation”, inserita per lo studio che meglio ha trattato i temi della nuova PAC 2023-2027 al tema in oggetto, è andata invece al Dott. Lorenzo Vittani, Fondazione Edmund Mach, che con lo studio "Comparative transcriptome and metabolite survey reveal key pathways involved in the control of the chilling injury disorder superficial scald in two apple cultivars, ‘Granny Smith’ and ‘Ladina’" ha presentato un importante contributo alla comprensione dei disordini post-raccolta nelle mele, fornendo una base solida per lo sviluppo di strategie innovative e sostenibili.

La sesta edizione del Premio Filippo Re è una vetrina d'eccellenza per l'innovazione nel settore agroalimentare, ambito cruciale per garantire la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico italiano. I progetti presentati quest’anno testimoniano l'impegno e la creatività con cui giovani ricercatrici e ricercatori italiani affrontano le sfide globali, proponendo soluzioni all'avanguardia. - sottolinea Ivano Valmori, CEO di Image Line – Insieme all'Accademia Nazionale di Agricoltura, siamo orgogliosi di sostenere questo premio, che valorizza il contributo fondamentale della ricerca scientifica per una filiera più sostenibile e competitiva. Il riconoscimento CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition, in particolare, evidenzia il ruolo strategico della PAC nel promuovere l'innovazione e nel contribuire agli obiettivi del quinquennio 2023-2027, in linea con le priorità dell'Unione Europea. Investire nella ricerca e nell'innovazione è essenziale per costruire un futuro in cui l'agricoltura sia un motore di progresso per l'intera società.

In questo articolo si trovano i video delle presentazioni dei finalisti: https://agronotizie.imagelinenetwork.com/agricoltura-economia-politica/2025/04/04/premio-filippo-re-i-finalisti-della-sesta-edizione/87099 

Nella foto sotto, la consegna dei diplomi, alla presenza di Gabriele Mongardi per il progetto CAP4AgroInnovation - Agrifood Edition, Education & CSR Manager di Image Line (a destra):
1° Mario Riolo (2.500 euro) - secondo da destra
2° Lucia Russo (500 euro) - prima da sinistra
2° Leilei Zhang (500 euro) - non presente
Menzione CAP4AgroInnovation: Lorenzo Vittani (1.000 euro) - secondo da sinistra

Gli interventi di Giansanti e Cantelli Forti

Agricoltura come fondamento di libertà, sostegno ai territori rurali, ambiente e salute. L’UE deve sostenere l’intero comparto per difendere da instabilità internazionale e attacchi economici un modello d’eccellenza unico al mondo. La posizione di Cantelli Forti e Giansanti alla cerimonia svoltasi a Bologna.

Agricoltura, Cantelli Forti (Ana): Serve autonomia, occhio al Green Deal

Serve "attenzione" nel mondo dell'agricoltura oggi, perché le nuove regole europee, "a partire dal cosiddetto Green Deal, fanno sì che si sposti la produzione in altri paesi. Analogamente al mercato dell'energia elettrica, dobbiamo cercare di essere autonomi e capire che con la nuova Pac in arrivo", la Politica agricola comune europea, "dovranno essere considerati i maggiori costi, necessari ad avere appunto prodotti indubbiamente superiori". Proprio perché "mettere in crisi il mondo agricolo vuol dire mettere in crisi un settore primario, appunto, e che ha sempre impegnato moltissimi giovani". "Oggi c'è un abbandono delle campagne e della montagna, che appunto in caso di eventi climatici eccezionali mette nei guai le valli alluvionali. I problemi arrivano, anche se in Ana mostriamo come ogni secolo abbia avuto le proprie siccità e piovosità, quando un bosco non viene tenuto in ordine, quando non si regimano i flussi delle acque oppure ancora non si puliscono i canali". Se si trascura la montagna, va al dunque Cantelli Forti citando anche la produzione accademica storica dell'Accademia, "non possiamo a risolvere le criticità della pianura. Trascuriamo la montagna" ad esempio "se non incentiviamo i giovani, da un punto di vista socioeconomico e culturale-formativo, a crescere le loro famiglie in collina, a viverla e possibilmente a lavorarci, e non solo ad andarci durante i weekend. L'Accademia è impegnatissima su questo". Il presidente dell'Accademia nazionale di agricoltura, in questo quadro, cita anche nell'Appennino il caso del "centro di biodiversità" di Granaglione, nel Comune bolognese di Alto Reno Terme, che ha realizzato un castagneto didattico-sperimentale come "grande opportunità di rilancio della montagna e dei boschi. Per questo con noi oggi in sala a Bologna ci sono anche tanti Carabinieri forestali". I dazi invece, in tutto questo, vengono definiti da Cantelli Forti "una delle calamità" del settore, a fianco delle "scorrettezze commerciali" sul costo del lavoro a livello internazionale, e non solo, così come sui prodotti usati sulle singole colture, in determinate aree anche in Europa.

Agricoltura come fondamento di libertà: resilienza, redditività e lavoro per l’Europa

Il Dott. Massimiliano Giansanti ha puntato l’attenzione sull’agricoltura che non può essere vista soltanto non come un’attività produttiva: è infrastruttura strategica, presidio territoriale e fondamento della nostra libertà. In un’epoca così segnata da crisi geopolitiche, cambiamenti climatici e tensioni commerciali globali, la capacità di garantire cibo sicuro, sostenibile e accessibile rappresenta una nuova frontiera della sicurezza e della democrazia.
La sua Prolusione ha riflettuto sul ruolo dell’agricoltura come pilastro della nuova azione europea, richiamando la centralità del settore nelle politiche comunitarie, nei rapporti internazionali e nei grandi obiettivi di sostenibilità. A partire dall’articolo 39 del “Trattato di Roma” fino alle sfide odierne – dai dazi americani alla dipendenza da import agroalimentare – l’intervento ha posto l’accento sulla necessità di un rinnovato impegno pubblico e privato per rafforzare la competitività, la resilienza e la redditività e la dignità del lavoro agricolo. La libertà di un popolo passa anche dalla sua capacità di nutrirsi. E solo un’alleanza tra istituzioni, imprese e comunità può garantire un futuro agricolo forte, europeo e libero.
L’agricoltura è la condizione della nostra libertà. Non esiste sicurezza alimentare senza agricoltori, e non c’è autonomia né stabilità, né democrazia senza la capacità di produrre cibo in modo sostenibile e responsabile. In un’Europa che vuole tornare protagonista – ha dichiarato il Presidente Giansanti, Presidente COPA - servono produttività, competitività e giusto reddito per chi lavora la terra. I dazi annunciati dagli Stati Uniti rappresentano un attacco diretto al nostro modello produttivo: non possiamo arretrare. Serve una risposta coesa, forte, comune, da parte dell’Unione europea. Proprio per avere un’Europa più forte e un’agricoltura più efficiente è necessaria una PAC che premi l’innovazione e la responsabilità, non l’assistenzialismo. Difendere il nostro modello significa difendere il futuro dell’Europa”.